Il silenzio dell'acciuga
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- FormatMP3
- ISBN978-87-28-42236-6
- EAN9788728422366
- Date de parution06/12/2022
- Protection num.pas de protection
- Taille315 Mo
- Infos supplémentairesaudio
- ÉditeurSAGA Egmont
Résumé
Sicilia, anni Sessanta. Tresa è una bambina di undici anni a cui la famiglia sembra non riconoscere un'identità autonoma rispetto al gemello Gero. Al momento della partenza del padre, che si trasferisce all'estero in cerca di lavoro, i due fratelli vengono affidati a una zia materna. Ed è qui, sotto l'ala protettiva di una donna fiera e misteriosa, che Tresa inizia finalmente a scoprire la propria intima natura.
Non solo quella di persona, ma anche, e soprattutto, quella di donna. Alle soglie dell'adolescenza, ormai, Tresa deve trovare la forza - e lo spazio - per crescere, cambiare ed emanciparsi dallo spietato epiteto con cui è identificata dalla società. "Masculina", infatti, è un'espressione che fa riferimento all'acciuga: un pesce sgraziato, brutto, adatto più che altro a nutrire i poveri. L'emblema stesso di una singolarità femminile che, nell'oppressione di una comunità che non la riconosce, non riesce a trovare la propria voce. Lorena Spampinato (1990) nasce a Catania.
Dopo aver esordito - a soli diciotto anni - con "La prima volta che ti ho rivisto" (Fanucci Editore, 2008), si trasferisce a Roma, dove vive e lavora tuttora, dividendosi fra editing, ufficio stampa e giornalismo. Oltre a "Il silenzio dell'acciuga" (2020), negli ultimi anni ha firmato altri due romanzi: "Quell'attimo chiamato felicità" (2009) e "L'altro lato dei sogni" (2011).
Non solo quella di persona, ma anche, e soprattutto, quella di donna. Alle soglie dell'adolescenza, ormai, Tresa deve trovare la forza - e lo spazio - per crescere, cambiare ed emanciparsi dallo spietato epiteto con cui è identificata dalla società. "Masculina", infatti, è un'espressione che fa riferimento all'acciuga: un pesce sgraziato, brutto, adatto più che altro a nutrire i poveri. L'emblema stesso di una singolarità femminile che, nell'oppressione di una comunità che non la riconosce, non riesce a trovare la propria voce. Lorena Spampinato (1990) nasce a Catania.
Dopo aver esordito - a soli diciotto anni - con "La prima volta che ti ho rivisto" (Fanucci Editore, 2008), si trasferisce a Roma, dove vive e lavora tuttora, dividendosi fra editing, ufficio stampa e giornalismo. Oltre a "Il silenzio dell'acciuga" (2020), negli ultimi anni ha firmato altri due romanzi: "Quell'attimo chiamato felicità" (2009) e "L'altro lato dei sogni" (2011).
Sicilia, anni Sessanta. Tresa è una bambina di undici anni a cui la famiglia sembra non riconoscere un'identità autonoma rispetto al gemello Gero. Al momento della partenza del padre, che si trasferisce all'estero in cerca di lavoro, i due fratelli vengono affidati a una zia materna. Ed è qui, sotto l'ala protettiva di una donna fiera e misteriosa, che Tresa inizia finalmente a scoprire la propria intima natura.
Non solo quella di persona, ma anche, e soprattutto, quella di donna. Alle soglie dell'adolescenza, ormai, Tresa deve trovare la forza - e lo spazio - per crescere, cambiare ed emanciparsi dallo spietato epiteto con cui è identificata dalla società. "Masculina", infatti, è un'espressione che fa riferimento all'acciuga: un pesce sgraziato, brutto, adatto più che altro a nutrire i poveri. L'emblema stesso di una singolarità femminile che, nell'oppressione di una comunità che non la riconosce, non riesce a trovare la propria voce. Lorena Spampinato (1990) nasce a Catania.
Dopo aver esordito - a soli diciotto anni - con "La prima volta che ti ho rivisto" (Fanucci Editore, 2008), si trasferisce a Roma, dove vive e lavora tuttora, dividendosi fra editing, ufficio stampa e giornalismo. Oltre a "Il silenzio dell'acciuga" (2020), negli ultimi anni ha firmato altri due romanzi: "Quell'attimo chiamato felicità" (2009) e "L'altro lato dei sogni" (2011).
Non solo quella di persona, ma anche, e soprattutto, quella di donna. Alle soglie dell'adolescenza, ormai, Tresa deve trovare la forza - e lo spazio - per crescere, cambiare ed emanciparsi dallo spietato epiteto con cui è identificata dalla società. "Masculina", infatti, è un'espressione che fa riferimento all'acciuga: un pesce sgraziato, brutto, adatto più che altro a nutrire i poveri. L'emblema stesso di una singolarità femminile che, nell'oppressione di una comunità che non la riconosce, non riesce a trovare la propria voce. Lorena Spampinato (1990) nasce a Catania.
Dopo aver esordito - a soli diciotto anni - con "La prima volta che ti ho rivisto" (Fanucci Editore, 2008), si trasferisce a Roma, dove vive e lavora tuttora, dividendosi fra editing, ufficio stampa e giornalismo. Oltre a "Il silenzio dell'acciuga" (2020), negli ultimi anni ha firmato altri due romanzi: "Quell'attimo chiamato felicità" (2009) e "L'altro lato dei sogni" (2011).