Il Quattrocento in Europa

Par : Salvatore Carannante, Aa.vv.
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  • FormatePub
  • ISBN1255010050
  • EAN9791255010050
  • Date de parution25/03/2022
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille8 Mo
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurPelago

Résumé

Periodo di transizione verso il consolidamento delle grandi monarchie europee, che nel secolo successivo si sarebbero disputate l'egemonia nel Continente, il Quattrocento segnò anche la fine del periodo delle Signorie e l'inizio delle Guerre d'Italia che avrebbero fatto della Penisola la preda più ambita dei sovrani stranieri. Rappresentò inoltre l'apogeo dell'umanesimo italiano, che si sviluppò quale crocevia di dottrine e tendenze antiche e moderne, europee e orientali, razionaliste e magiche, scientifiche e teologiche, metafisiche ed empiriste, con una nuova visione dell'uomo che riunisce in sé la natura e il trascendente, un modello completo di vita e di cultura.
L'umanesimo, grazie a Erasmo da Rotterdam, mise le sue radici culturali in Europa quale civiltà dell'antidogmatismo, all'insegna della concezione universale dell'uomo, della trasformazione delle diversità - anche religiose - in elemento di arricchimento anziché di divisione.
Periodo di transizione verso il consolidamento delle grandi monarchie europee, che nel secolo successivo si sarebbero disputate l'egemonia nel Continente, il Quattrocento segnò anche la fine del periodo delle Signorie e l'inizio delle Guerre d'Italia che avrebbero fatto della Penisola la preda più ambita dei sovrani stranieri. Rappresentò inoltre l'apogeo dell'umanesimo italiano, che si sviluppò quale crocevia di dottrine e tendenze antiche e moderne, europee e orientali, razionaliste e magiche, scientifiche e teologiche, metafisiche ed empiriste, con una nuova visione dell'uomo che riunisce in sé la natura e il trascendente, un modello completo di vita e di cultura.
L'umanesimo, grazie a Erasmo da Rotterdam, mise le sue radici culturali in Europa quale civiltà dell'antidogmatismo, all'insegna della concezione universale dell'uomo, della trasformazione delle diversità - anche religiose - in elemento di arricchimento anziché di divisione.