Sentito morto, non vidi che mondo.
qualcosa era diverso e non mi avvidi.
dov'ero io non c'era che profondo.
dettato d'aria, e vento, ed altri nidi.
sfuggito dell'umano il guscio tondo,
mi ritrovai al bisbiglio dei tuoi lidi.
sgusciato ero di mano dal morire,
non più fatica, sfumato in un fiorire.
Giacomo Trinci, Transiti
Sentito morto, non vidi che mondo.
qualcosa era diverso e non mi avvidi.
dov'ero io non c'era che profondo.
dettato d'aria, e vento, ed altri nidi.
sfuggito dell'umano il guscio tondo,
mi ritrovai al bisbiglio dei tuoi lidi.
sgusciato ero di mano dal morire,
non più fatica, sfumato in un fiorire.
Giacomo Trinci, Transiti